Industria: Sindacati uniti, ma il consiglio si divide(Sardegna Oggi web)
Mentre i sindacati si preparano all'incontro auspicando un “coro unitario”, il Consiglio regionale, prolungando al primo pomeriggio il dibattito sulle politiche industriali in Sardegna, non è riuscito a trovare una posizione unitaria sulle rivendicazioni da portare a Roma il 10 luglio in occasione dell'incontro con il Governo. E' stato votato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza: formalmente, per alzata di mano, è stata raggiunta l'unanimità, ma solo perchè il centrodestra ha abbandonato l'aula. Nel centrosinistra l'Udeur aveva preannunciato l'astensione.
CAGLIARI - Il consolidamento dell'industria esistente e lo sviluppo di attività in settori innovativi sono i principali punti di discussione che il presidente della Regione, Renato Soru, porterà all'attenzione del Governo nell'incontro previsto martedì a Roma con i sindacati sardi. In un documento di sette pagine che sarà consegnato all'Esecutivo nazionale (e anticipato ai sindacati sardi), il presidente ribadisce l'importanza degli impegni assunti per i regimi tariffari speciali, facendo anche riferimento al negoziato ancora aperto con l'Unione Europea, l'energia rinnovabile, le biotecnologie e biomedicina, l'Ict, l'industria chimica e tessile. I temi sono quelli tracciati Cgil, Cisl e Uil che però auspicano che la vertenza industria, come è stato per quella sulle entrate, veda un “coro unitario”, in quanto “questa partita non si è ancora chiusa perchè non si è riusciti a fase sistema”.
A questo proposito potrebbero non essere presenti a Palazzo Chigi alcuni parlamentari sardi, che questa mattina davanti ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Giampaolo Diana, Mario Medde e Michele Calledda (segretario aggiunto) hanno riferito di non essere stati invitati. I rappresentanti della Sardegna hanno però ribadito la piena disponibilità a sostenere le ragioni davanti al Governo nazionale anche attraverso un coordinamento trasversale che punti a verificare, con interrogazioni omozioni, il rispetto degli impegni assunti dallo Stato.
A Roma non ci sarà una manifestazione unitaria come per la vertenza entrate, ma un sit-in davanti a Palazzo Chigi: un centinaio di persone con lo striscione “più industria, più lavoro”. La delegazione che parteciperà all'incontro con il Governo, fissato per le 12, sarà composta da circa 50 rappresentanti delle tre organizzazioni.
Intanto un consiglio regionale spaccato ha approvato un documento che impegna la Giunta di Renato Soru a sollecitare una “attenta politica industriale” con quattro obiettivi: tutelare le produzioni e la competitività; sostenere e promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica; insediare industrie legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili; adeguare e razionalizzare le infrastrutture.
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