Tratto dalla pagina delle lettere al giornale del sito dell'Unione Sarda
L'Unione Sarda web/lettere al giornale
Nell'indifferenza generale, tra lo shopping natalizio e i botti e i concerti di fine anno, a Cagliari ci sono una settantina di disoccupati in più.
Non che abbiano lavorato molto: tra i panettoni e i tappi di spumante del 2007 li avevano allontanati dal lavoro e messi in cassa integrazione.
Questa volta, invece, sotto l'albero non c'era nemmeno la cassa integrazione.
Dal vertice tra sindacati, Regione e azienda, è uscito in regalo il licenziamento e la messa in mobilità per tutti i dipendenti della ex fabbrica di gelati di Cagliari.
Sono anni ormai che chiedono aiuto alle istituzioni, alle associazioni e ai sindacati.
Forse li avete visti, magari li avete maledetti, perché bloccavano il traffico in viale Marconi, o nei pressi di Confindustria.
Forse qualcuno di loro vi ha allungato un volantino sotto il palazzo della Regione in via Roma.
Non chiedono altro che lavorare.
Tenevano in piedi uno stabilimento modello di proprietà della multinazionale Unilever.
Sono stati premiati per la qualità, l'igiene, l'innovazione, per il basso assenteismo e per l'attaccamento all'azienda.
Infatti nel piano di risanamento della Unilever sono stati i primi a essere stati licenziati.
Speriamo che il vento giri, consentendoci un Natale normale, l'anno prossimo.
UN EX COLLEGA
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