L'Unione Sarda 30/12/2008 pag 21
Nulla di fatto nell'incontro di ieri all'assessorato del Lavoro con sindacati e azienda
Unilever, cassa integrazione finita
Inutile l'intervento della Regione: ex dipendenti in mobilità
Nulla di fatto nell'incontro di ieri mattina all'assessorato regionale del Lavoro.
E per i lavoratori dell'Unilever ci sarà la mobilità.
Se il Natale è andato storto il Capodanno si preannuncia ancora peggiore. Per i lavoratori dell'Unilever, con la scadenza della cassa integrazione straordinaria del 31 dicembre si chiude un capitolo e se ne apre uno più dolente, quello dei licenziamenti.
Dal 1° gennaio i sessantasette cassaintegrati della fabbrica di viale Marconi che produceva gelati Algida saranno in mobilità. Ha avuto l'epilogo più temuto dai lavoratori l'incontro, convocato ieri dall'assessorato regionale del Lavoro, con i rappresentanti aziendali. «Nonostante le garanzie offerte dall'assessorato», ricostruisce Raffaele Lecca, segretario regionale della Flai-Cgil, che ha partecipato alla riunione insieme a Francesco Piras, della Fai-Cisl e Pasquale Deiana, Uila-Uil, «l'azienda si è rifiutata di firmare la richiesta per la cassa integrazione in deroga. È stata protagonista di una vera e propria sceneggiata, iniziata nelle scorse settimane, mostrandosi disponibile a firmare. Invece, sapeva fin da subito quale sarebbe stata la decisione finale».
LA VICENDA Lo scorso 22 dicembre, nella sede cagliaritana di Confindustria, l'Unilever aveva chiesto un aggiornamento dell'incontro perché «voleva avere garanzie da parte della Regione, che aveva comunque assicurato in una lettera la sua disponibilità all'attivazione della cassa integrazione in deroga». A quel punto una nuova riunione era stata fissata per ieri. La firma, però, non c'è stata. E la delusione ha un sapore ancora più amaro, perché arriva dopo aver avuto una minima speranza di raggiungere un risultato. «Peggio di così non sarebbe potuta andare», commenta Francesco Piras, Fai-Cisl. «L'azienda ha avuto un atteggiamento vile e ha offeso lavoratori e istituzioni. È un oltraggio alla Sardegna. Non ci saremmo aspettati una conclusione del genere. Ora, dal 2009, scatterà la mobilità, che sarà di due, tre o quattro anni a seconda dell'età». Per Pasquale Deiana, Uila-Uil, «l'azienda se n'è lavata le mani. Eppure lo strumento della cassa integrazione in deroga avrebbe avuto costi limitati per l'Unilever».
MARIANGELA LAMPIS